La parola triathlon ha origini antiche, deriva dall’unione di trei (tre) e athlos (competizioni), perché appunto si tratta di una disciplina composta da tre sport: nuoto, ciclismo e corsa.
Le notizie sulla nascita non sono certe: la versione più comune ci riporta nella Francia degli anni ’20 dove ci sono tracce delle prime gare a Marsiglia, La Rochelle ed in Ile de France con distanze e metodi differenti. Si dice la prima denominazione fosse ‘Les trois sports’ ma anche ‘La Course des Débrouillards’, cioè la corsa degli esperti e ancora ‘La course des Touche à Tout’, cioè ‘la corsa che tocca tutti’.
La disciplina poi riapparve nel 1974 a Mission Bay in California, dove una competizione di nuoto, corsa e ciclismo venne per la prima volta chiamata triathlon.
Poi nel 1977 ad Honolulu nelle Hawaii iniziò, grazie ad una scommessa, il periodo di maggiore attenzione.
Un gruppo di amici discuteva della gara più dura dal punto di vista della resistenza, ci si chiedeva se fosse la Waikiki rough water swim di 3,8 km a nuoto, oppure se fosse la 112 mile (180 km) bike race intorno Oahu, oppure la Honolulu marathon di corsa di 42,195 km.
In quest’occasione il comandante della marina John Collins suggerì di combinare le tre prove in un’unica gara, e quel giorno nacque il Triathlon e la sua gara più famosa: l’Ironman delle Hawaii.
La prima edizione di quel mitico 1977 coinvolse 14 avventurieri e gli aneddoti a riguardo si sprecano: c’è chi comprò la sua bici il giorno prima, c’è chi si fermò durante la gara per mangiare da Mac Donald (altro che integratori).Vinse Gordon Haller.
Da lì partì una rapida crescita di questo sport che venne subito messo sotto la lente di ingrandimento del Comitato Olimpico, deciso ad inserirlo il prima possibile nel programma dei Giochi Estivi.
Nel 1989 venne creata la International Triathlon Union, federazione internazionale e, dopo soli cinque anni, la disciplina venne ufficialmente inserita nel programma olimpico.
Il debutto arrivò poi a Sydney 2000 dove, sulla distanza definita appunto Olimpica di 1500m a nuoto, 40km in bicicletta e 10km di corsa, la svizzera Brigitte Mc Mahon e il canadese Simone Whitfield passarono alla storia come i primi titolati olimpici.
Ad Atene 2004 arrivò invece la prima doppietta: l’oro nella gara maschile andò infatti al neozelandese Hamish Carter e l’argento al suo connazionale Bevan Docherty. Tra le donne, altro successo d’Oltralpe con l’austriaca di adozione Kate Allen.
La competizione su queste distanze viene appunto chiamata triathlon olimpico, ma esistono numerose declinazioni di questo sport.
La più estrema è l’Ironman dove gli atleti competono per 3.9km a nuoto, 180km in bicicletta e terminano la gara con una maratona di 42,195 km.
I campionati del Mondo di questa specialità si disputano ogni anno dal 1978 nello scenario meraviglioso delle isole Hawaii e rappresentano il maggior evento mondiale della disciplina.
In Italia il Triathlon ha esordito nel 1984 con la disputa della prima gara, ad Ostia, vicino Roma, sulla distanza olimpica.
Nel 1986 c’è stata la costituzione dell’A.I.T. (Associazione Italiana Triathlon).
Nel 1988 il Triathlon è riconosciuto dal C.O.N.I. e diventa disciplina associata alla Federazione Italiana Pentathlon Moderno.
Nel 1989 l’A.I.T. diventa Federazione Italiana Triathlon.
Nel 1998 la Federazione Italiana Triathlon diventa direttamente associata al C.O.N.I..
Nel 2001 la Prefettura di Roma riconosce la Federazione Italiana Triathlon personalità giuridica a tutti gli effetti. Nello stesso anno la Federazione, attraverso il suo Presidente, partecipa ufficialmente, per la prima volta, al Consiglio Nazionale del C.O.N.I.